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Grassetti, corsivi, colori, parentesi
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Il 20 giugno a Roma, presso il Palazzo di Giustizia, alle ore 9 e 30, si terrà un «Seminario di Diritto» sul caso SYLVIA STOLZ, un’avvocatessa tedesca condannata a 3 anni e 6 mesi di carcere chiuso [e a 5 anni di interdizione della professione], per avere difeso le opinioni revisioniste dell’editore canadese Ernest Zündel. (1) «Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi». Solo Dio è onnipotente, il giudaismo nazionale (Israele) e quello internazionale, hanno trovato sempre qualcuno a sbarrare loro la strada. La retta ragione ce lo spiega: il male assoluto non esiste, dacché il male è privazione di bene e quindi qualcosa di relativo. Mentre il bene o essere-buono può essere assoluto, infinito, allora è Dio stesso, l’Essere e il Bene stesso sussistente. La Rivelazione, nel Libro dell’Apocalisse di san Giovanni, ce lo conferma: nella lotta tra bene e male, buoni e cattivi, nonostante l’apparente prevalere del male, alla fine trionfa il bene. Tuttavia – oggi – sono proprio i cristiani o meglio i capi-cristiani o demì-cristiani [mezzi-cristiani] ad avere paura e a far sembrare il giudaismo e l’olocausto-latria invincibili, onnipotenti, da adorare e obbedire o non contraddire. Una volta i cristiani, al Colosseo, di fronte ai leoni avevano paura, ma non si davano per vinti, sapendo che «Non si deve temere chi ci toglie la vita del corpo, ma quella dell’anima». Poiché dopo la morte inizia la vera vita. I “leoni” di ieri e le “jene” di oggi, possono sbranarci, ma non perderci definitivamente. Solo noi, se vogliamo cedere al male e ci prostriamo davanti a lui, possiamo rifiutare il Bene e dannarci per sempre. «Deus non deserit, nisi prius deseratur» [«Dio non abbandona, se prima non è abbandonato»] (s. Agostino). Tuttavia, non dobbiamo meravigliarci di nulla («qui reputat se stare, caveat ne cadat» [«Chi presume di stare saldo, badi di non cadere!»], san Paolo): anche san Pietro rinnegò «la Verità, la Via e la Vita», ma se ne pentì e riparò, chiedendo di essere crocifisso a testa in giù. Onde, se attualmente anche il Papa e i vescovi (ma non tutti) si prostrano davanti all’olocaustolatria, i “laici” (ma non tutti) ci danno il buon esempio. Cerchiamo di farne tesoro, di aiutarci a vicenda, viribus unitis, anche se non siamo in totale sintonia. Il nemico principale dell’ora presente è il giudaismo teologico, politico, sociale ed economico, che vuole essere adorato, tramite leggi penali liberticide. Mi pare pure che l’adesione “istituzionale” al suddetto Seminario giuridico, sia un segno tangibile di tale malessere e malasopportazione di una arroganza che si fa sempre più invadente e prepotente, [così] da risultare oppressiva, e quindi da suscitare una sana e legittima difesa: [quella] del “poveruomo”, che non potendone più, alla fine “sbotta”. E quando “sbotta”, lo fa in maniera direttamente eguale e contraria all’umiliazione e vessazione che ha subito. don Curzio Nitoglia |
(1) Se non è dittatura questa, qualcuno dovrebbe spiegare cosa mai è la dittatura... Questa è una dittatura più vergognosa di quella che si pretende di condannare, più vergognosa di quella di Hitler: Hitler non la camuffava col nome di democrazia, i tedeschi di oggi (i capi), da veri sepolcri imbiancati, la chiamano democrazia. Ed ecco allora il dilemma: o la democrazia è la peggiore delle dittature o la dittatura è la migliore delle democrazie! Attenti ad opinare, attenti a pensare: si rischia la galera e peggio!
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